Holi, la festa dei colori a Pushkar
Holi è una festa di primavera di due giorni, conosciuta anche come la festa dei colori.
Inizia il Purnima (giorno della luna piena) che cade nel mese di Phalgun del calendario indù di (da qualche parte tra la fine di febbraio e metà marzo, del Calendario Gregoriano ). Questa antica festa è già menzionata nei Purana e dal poeta Kalidasa nel IV secolo durante il regno di Chandragupta II.
Si narra inoltre che Krishna festeggiò Holi con le gopi (pastorelle) Secondo le leggende, il demone Hiranyakasipu era il re di Multan ed un incantesimo lo aveva reso indistruttibile, perciò divenne così arrogante da pensare di essere Dio e che tutti dovessero adorarlo.
Suo figlio Prahlada non era d'accordo, era e rimase fedele a Vishnu e questo fece infuriare Hiranyakashipu che sottopose Prahlada a pene crudeli e lo fece salire su di una pira infuocata.
Ma, Holika, sorella del re e zia di Prahlada, salì anch’essa sulla pira avvolgendo sé stessa e il nipote con il suo mantello magico che rendeva immuni dal fuoco.
Il padre e re Hiranyakashipu, incapace di controllare la sua rabbia, impugnò la sua mazza, ma con un suono tumultuoso apparve Lord Vishnu e uccise Hiranyakashipu.
Il giorno dopo, quando il fuoco della pira si spense, la gente accorreva ad applicare la cenere sulla fronte.
Con il passare del tempo la cenere venne sostituita con la polvere colorata con cui ancora si usa celebrare Holi. Il falò è un ricordo della vittoria simbolica del bene sul male, di Prahlada su Hiranyakashipu, e del fuoco domato da Holika. Il secondo giorno di Holi rappresenta un'occasione di festa in cui la gente gioca con i colori, canta e balla.
Ognuno è invitato a partecipare, a prescindere da età, status o casta; è un'occasione gioiosa per divertirsi, festeggiare la primavera, celebrare il bene che prevale sul male, il momento di perdonare e dimenticare e riparare i rapporti spezzati. Felice Holi!
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